Il novantaquattrenne Edgar Morin, sociologo e filosofo, ci consegna l’ultimo saggio di una trilogia dedicata all’educazione. Insegnare a vivere (Cortina 2015), come i precedenti La testa b
Via Gianfranco Marini
Get Started for FREE
Sign up with Facebook Sign up with X
I don't have a Facebook or a X account
Your new post is loading...
Your new post is loading...
|
Una recensione del saggio di Edgar Morin "Insegnare a vivere" (2015), scritta da Mario Porro e recentemente comparsa su doppiozero. Si tratta dell'ultimo saggio che completa la trilogia dedicata da Morin all'educazione dopo:
- I sette saperi necessari all'educazione del futuro (2001)
- La testa ben fatta (2000)
Tutti pubblicati da Cortina
La recensione
Porro non si limita a presentare il libro ma propone un percorso attraverso la proposta educativa di Morin così come è ricavabile dalla sua triolgia partendo dal presupposto interpretativo che non si tratti di una proposta per riformare il sistema educativo e scolastico, ma di un tentativo per un radicale superamento di ersso incentrato su due questioni:
1. Che pianeta lasceremo ai nostri figli? (Jonas)
2. A quali figli lasceremo questo pianeta? (Semprùn)
I temi
Elenco i vari nodi e le varie problematiche toccate dall'articolo di Porro
# necessità di un connubio che superi l'ottusa contrapposizione tra scienze della natura e scienze umane e che sia fondato su una visione evolutiva
# finalità dell'educazione è avere "teste ben fatte" (Montaigne) e non piene di nozioni e saperi specialistici, capaci di affrontare in modo globale e trasversale i problemi
# rifiuto dee saperi semplificatori e dei paradigmi binari e manichei per un approccio sistemico alla complessità
# elogio dell'errore e del metodo contro ogni illusoria pretesa verità che si ponga in modo totalizzante
# sostituire alla ratio scientifica la metis e a Prometeo suo fratello Epimeteo
# assumere come fondamento della pedagogia il "Grande racconto" della scienza
# muovere verso un'etica della "comprensione umana" caratterizzata dall'apertura verso l'altro
# connettere i saperi all'esigenza di una "vita buona" nel senso di Rousseau ma anche, aggiungo io, di Socrate per cui per vivere bene non si può non filosofare
# elogio dell'eros, il sapere come oggetto di desiderio che muova dalla curiosità per aprire l'orizzonte personale